La Maratona Messier

La Maratona Messier è il tentativo di osservare (annotandone i dettagli) tutti gli oggetti del catalogo Messier in una sola notte. Una gara tra appassionati del cielo in cui i blocchi di partenza sono telescopi e binocoli; il percorso è delineato dalle Costellazioni; le prestigiose tappe sono composte da Galassie, Nebulose ed Ammassi Stellari. Una sfida con se stessi, contro il tempo, il freddo, un percorso da terminare prima del sorgere del Sole. Le difficoltà da superare sono sempre in agguato: le nuvole, l'umidità, l'inquinamento luminoso e gli inconvenienti tecnici della strumentazione. La gara è resa ancora più intrigante dal premio in palio: la soddisfazione di aver percorso una indimenticabile notte sotto le stelle, di essere riusciti a catturare le meraviglie del nostro cielo e, dribblando le tentazioni del catalogo NGC e IC, di aver compilato tutti gli scores della maratona o, almeno, di aver tentato.

La Maratona Messier dei Monti Iblei 2024 è stata organizzata, congiuntamente, dalle associazioni  C.O.D.A.S. di Siracusa e C.I.S.A. (Centro Ibleo Studi Astronomici) "Pleiades" di Scicli.
Le osservazioni si terranno presso l'agriturismo "Fattoria del Cavaliere", sito lungo la SS 287 "Mare-Monti" in territorio di Palazzolo Acreide, a partire dalle ore 19 del 9 marzo fino all'alba del giorno successivo. Esse prevedono anche una cena sociale ed il pernottamento per coloro che intendono affrontare il cimento fino all'alba. La partecipazione è riservata solo ai soci di entrambe le associazioni ed agli altri astrofili interessati.

 

IL CATALOGO MESSIER

 

Si tratta del primo catalogo di oggetti celesti non stellari, redatto nella seconda metà del '700 dall'astronomo francese Charles Messier. Esso include ammassi stellari aperti, ammassi globulari, galassie, nebulose planetarie, nebulose diffuse, resti di supernove.
Messier era un cacciatore di comete, come molti degli astronomi dei suoi tempi. Egli si occupò della compilazione del catalogo per riuscire a distinguere facilmente una nuova cometa, che si presenta al telescopio come un debole oggetto di natura nebulare, da quegli oggetti di aspetto simile che sono però fissi nel cielo, e non sono affatto comete. La scarsa potenza e qualità ottica degli strumenti dell'epoca a sua disposizione gli impedì di apprezzare appieno la natura e la bellezza di questi oggetti, quale si rivelò successivamente con l'evoluzione tecnologica dei telescopi. Tali strumenti, però, erano confrontabili con gli attuali telescopi amatoriali; ed è proprio per questo motivo che il catalogo Messier è tutt'ora il principale riferimento dell'atrofilo neofita, dal momento che elenca tutti gli oggetti più appariscenti della volta celeste alla portata di un comune strumento amatoriale.